Quella fame inappagata di amore

A differenza di quanto sostenevano le principali teorie sullo sviluppo infantile solo fino a qualche decennio fa, sin dai primi giorni di vita, un bambino possiede competenze importantissime che gli consentono immediatamente di instaurare un dialogo speciale con chi si prende cura di lui. Riconosce l’odore della sua pelle, il battito cardiaco, il suono della sua voce. Queste competenze gli permettono di divenire immediatamente soggetto attivo nell’interazione con l’Altro, imparando quelle forme di comunicazione primordiali che fanno sì che l’adulto risponda alle sue richieste. Ogni risposta ricevuta sotto forma di stimolazioni sensoriali di tipo tattile, visivo e auditivo getta le basi per la formazione del sentimento di fiducia del piccolo, nonché per l’organizzazione del sé infantile. Tale fase, detta dell’intersoggettività primaria, se caratterizzata da interazioni ricche e vivaci e da un buon livello di responsività della figura accudente permette di intessere una relazione di attaccamento sicuro e di avviare il processo di alfabetizzazione delle emozioni. Non è mai troppo presto insomma, per gettare le fondamenta per la costruzione di una personalità sana.

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La Tristezza Capita a Tutti

Quando qualcuno ci lascia, porta via con sé molte cose, tranne i ricordi. Sarebbe più facile tollerare il dolore della perdita se portasse via tutto. Soprattutto i ricordi. A quelli non ci si rassegna. Ci si abitua. Quando si subisce un’ingiustizia, un torto, un sopruso, è come se il mondo esterno irrompesse all’interno senza chiedere il permesso. In quel momento, esternare i vissuti di impotenza e di sconcerto può aiutare a mettere ordine, lenendo parzialmente il caos interiore. Esprimere la propria rabbia mista al dolore crea un distanziamento tra se stessi e la tempesta emotiva sopraggiunta e permette di rielaborare l’accaduto con maggiore consapevolezza.

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Nulla può giustificare un Femminicidio

I fatti: la giornalista introduce come di consueto il caso della puntata, un litigio tra moglie e marito e nel presentarlo pronuncia queste parole: “Come sapete, negli ultimi dieci giorni ci sono stati sette delitti, sette donne uccise presumibilmente da sette uomini. A volte è lecito domandarsi se questi uomini erano completamente fuori di testa oppure c’è stato un comportamento esasperante, aggressivo anche dall’altra parte. È una domanda. Dobbiamo farcela per forza perché in questa sede, in un tribunale, dobbiamo esaminare tutte le ipotesi”. Parole che, come immaginabile, già pochi minuti dopo monopolizzavano i principali social, balzando in cima al trending topic di Twitter mentre su Instagram, l’hashtag con il nome della giornalista s’inseriva tra quelli in assoluto più digitati.

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Identità Reali tra Narcisismo digitale e Sovraesposizione Virtuale

Psiche Nessuno e Centomila

Di recente, l’aumento esponenziale di delitti che vedono vittime donne e, non di rado i loro figli, ha fatto esplodere sui social una discussione in merito alla discrepanza tra i dettagli macabri di tali mattanze familiari e la serenità che invece, fino al giorno prima, traspariva dalle foto postate in rete delle donne assassinate e dai loro aguzzini. C’è infatti chi non si capacita di come la vita virtuale e quella reale di alcune coppie possa raccontare due storie così profondamente diverse. Ebbene, chiunque abbia familiarità con i meccanismi che regolano la psiche umana ha consapevolezza di quanto proprio le coppie più disfunzionali e connotate da modalità interattive patologiche, il più delle volte hanno un profilo social, talvolta in comune, dal quale ostentano sorrisi tra le onde del mare o in cima a un panorama mozzafiato, rilasciano dichiarazioni di amore al partner per il giorno del suo compleanno e del loro anniversario e immortalano scatti di una quotidianità che non di rado è solo a favore di fotocamera.

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Consulenza Psicologica o Psicofarmaci?

Ormai si moltiplicano come funghi gli spot che pubblicizzano rimedi per l’ansia “leggera”. Alcuni hanno nomi accattivanti che assomigliano a quelli che di solito si scelgono per una gattina domestica pronta a fare le fusa per far passare il malumore di una giornata storta. Con toni auto-celebrativi, esaltano il fatto di contenere olii essenziali di lavanda, richiamando subito alla mente, come si venisse catapultati ne “alla ricerca del tempo perduto” di prussiana memoria, il profumo dei panni stesi al sole della nonna. Decantano la presenza di passiflora, valeriana, biancospino che subito sanno di tepore, divano, plaid e serie Netflix in cima alle classifiche di gradimento. 

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Via Libera alla Legge contro l’Omotransfobia

Da qualche settimana, il dibattito sul contrasto alla discriminazione per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità è tornato al centro della discussione pubblica e sta occupando un posto centrale su molte testate giornalistiche. Questo perché, dopo l’approvazione alla Camera avvenuta nel novembre 2020, il disegno di legge ribattezzato “legge Zan” dal cognome dell’omonimo relatore, si è impantanato tra le poltrone del Senato. Alcuni partiti di Centro Destra hanno stabilito che non rientrasse nel proprio ordine di priorità e che il Paese avesse bisogno di risposte su altre questioni ben più importanti.

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Amore o Affetto Collaterale?

Psiche Nessuno e Centomila

La parola Amore vanta una quantità di definizioni che sarebbe impossibile quantificare. Da sempre ci ricamano sopra poeti, romanzieri, filosofi, registi e responsabili dell’ufficio marketing di aziende che producono cioccolatini. Eppure l’Amore non solo è qualcosa di più delle sue molteplici rappresentazioni ma spesso è anche qualcosa di molto diverso: un pretesto per alleviare il dolore delle proprie ferite infantili, rimediando alle mancanze precoci o zittendo le richieste insoddisfatte. Per questo ogni coppia nasce da un incontro di bisogni, attese, aspettative reciproche che provano a incastrarsi, talvolta nel mondo più indolore possibile. Come dice Umberto Galiberti “Si fa presto a dire amore, ma quel che c’è sotto questa parola, lo conosce solo il diavolo”.

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Età Evolutiva e Seconda Ondata della Pandemia

Psiche Nessuno e Centomila

A differenza di quanto accaduto all’inizio della pandemia, quando la chiusura delle scuole è stata accolta da molti come una sorta di vacanza anticipata e l’emergenza stessa appariva qualcosa di eccezionale e transitorio, i dati forniti dai servizi di Neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza nel nostro Paese stanno registrando un aumento di accessi per le fasce più giovani della popolazione. Aumento significativo di richieste di valutazione psicologica e supporto per bambini e adolescenti, sarebbero questi  i risvolti attuali dell’emergenza Covid tra i più piccoli e i ragazzi. Sono loro quelli che hanno pagato un prezzo particolarmente alto, costretti, a causa della pandemia, all’isolamento sociale, alla didattica a distanza, alle limitazioni di incontro interpersonale. Anche le accettazioni nei Pronto Soccorso e i ricoveri di soggetti in età evolutiva, sebbene rappresentino solo la punta più preoccupante dell’iceberg, sembrerebbero aver subito nel corso degli ultimi mesi un’inquietante impennata.

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Ancora Panchine e Fiocchi Rossi

Psiche Nessuno e Centomila

Ricorre ancora una volta la Giornata contro la violenza sulle donne e, come ogni anno, si moltiplicano le panchine dedicate nei parchi delle città, i fiocchi rossi sui portoni delle scuole, i piccoli ma preziosi gesti di condanna contro chi si macchia di quest’onta granitica. Eppure si ha la triste sensazione che, nonostante gli innumerevoli sforzi per produrre un cambiamento culturale, la strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi minimi del vivere civile e del rispetto di base, sia lastricata da lame affilate e taglienti frammenti di vetro. 

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Bambini, Attaccamento e Sicurezza

Sono ormai numerose e accreditate le teorie che dimostrano l’importanza primaria dell’attaccamento del bambino nell’organizzazione del suo comportamento una volta divenuto adulto. Solo una relazione di attaccamento sicuro con un adulto responsivo, rassicurante, emotivamente presente, promuove nel piccolo la spinta all’esplorazione e all’indipendenza. Il senso di sicurezza è frutto di una sorta di “danza” tra bisogno di dipendenza e desiderio di indipendenza che il bambino, sin dalla primissima infanzia, sente di “avere il permesso” di ballare. I passi imparati li ripeterà ogni volta che instaurerà un nuovo rapporto e l’esito di quest’armonica danza interna diverrà inevitabilmente un’assicurazione sul suo futuro benessere psicologico e sulla salute delle relazioni amicali e amorose che instaurerà nel corso della sua vita. In caso contrario, porterà solo caos, rumore e note stonate, dispiegando le relazioni in modo troppo lento o troppo veloce, inscenando una coreografia inevitabilmente sgraziata.

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